domenica 7 novembre 2010

Musica e.... XI Edizione: il Concerto Inaugurale in Cattedrale - Considerazioni musicali e non

... bene, è fatta. 

Una fatica immane, a causa di scelte non condivisibili e quantomeno bizzarre (in massima parte giustificate da inesperienza e buona fede carpita) da parte del Parroco di S. Giustino, che ha concesso la Cattedrale al saggio della scuola di musica Yamaha, la quale non si è fatta scrupolo di portare all'interno delle navate care ai teatini un imponente service audiovisivo, con piantane di 10 metri d'altezza che reggevamo amplificatori e proiettori degni non di una discoteca, ma di una piazza, e sovvertendo l'orientamento dei banchi nonchè la quiete e l'armonia del luogo sacro.
Il tutto per far esibire gli allievi di detta scuola, su otto tastiere elettroniche (ovviamente Yamaha) che eseguivano brani estremamente semplici al limite della banalità, su un sottofondo di basi preregistrate e con il supporto visivo di immagini suggestive proiettate su un megaschermo... sbagliare non contava nulla, c'era tutto il resto a coprire l'errore (peraltro frequente) ed a distrarre il pubblico. Un dispiego di mezzi enorme, costoso, addirittura un servizio d'ordine, per un prodotto musicale insignificante e per puro scopo di propaganda commerciale, ancorchè non dichiarata.

Nulla da dire sulla professionalità dei tecnici ingaggiati per l'allestimento: è solo grazie ad essa che è stato possibile restituire, appena in tempo, la Cattedrale alla sua dignitosa compostezza e prepararla al concerto di musica (questa sì) che sarebbe seguito: grazie dunque a Giampiero di Leonardo e Massimo Marcuz ed ai loro collaboratori per esserci generosamente bvenuti incontro, ma il nostro auspicio è che fatti simili non si ripetano e sappiamo sin d'ora che il parroco condivide tale parere. Anzi, è anche  grazie alla sua iniziativa di anticipare tale manifestazione di mezz'ora che è stato possibile iniziare in orario e con uno scenario più degno il concerto organizzato da noi.

Solo ora giungiamo al concerto: un programma sapientemente costruito dai due coniugi Kapitula, ed altrettanto sapientemente eseguito: l'organo pneumatico di S. Giustino, dei primi del '900 (e che avrebbe bisogno di un po' di manutenzione), nonostante il delay percepibile fra le mani dell'esecutore e l'emissione del suono, peraltro abilmente compensato dall'organista Przemyslaw Kapitula, lo strumento ha restituito sonorità delicate e timbri più decisi in un' ampia gamma di variazione perfettamente dosata di volta in volta dall'esecutore, e che vorremmo udire più spesso invece dei suoni tristemente elettronici del nuovo (e costoso) trimanuale posto accanto all'altare maggiore.

La violinista, Katarzyna Lech-Kapitula, ha del pari sfoggiato un suono di grande bellezza, omogeneo e pieno, un gradevole timbro chiaro ed un arco estremamente morbido: un suono che, nonostante tecnica, arco e strumento moderni non ha altro da 'invidiare' ad esecuzioni filologiche DOC, non fosse altro perchè l'estetica musicale polacca, tanto quella strumentale quanto quella corale, non si discosta tanto quanto quella pseudolirica italiana dall'estetica barocca: più volte in passato ho pensato, acoltando le voci dei cori di Polonia, che ogni buon corista polacco in Italia sarebbe potenzialmente un ottimo cantante di musica Rinascimentale e, con un po' di preparazione in più, anche Barocca.

Fra le note positive registriamo e doverosamente rappresentiamo la preziosa collabrazione del M° Walter D'Arcangelo, direttore artistico dell'Associazione Organistica Adriano Fedri, e l'ottimo lavoro della giornalista Luana Di Lorito come addetto stampa.

Proseguiamo, dunque, con la nostra Rassegna, sempre di più pressata da altre iniziative, ma dalle quali ci distinguiamo con nettezza. Speriamo che la scelta della qualità e della correttezza ci venga alla fine dei giochi riconosciuta.

Luca Dragani

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