dopo il Concerto di Natale del Fairy Consort, del quale parleremo ancora, che ha visto nonostante il diluvio che c'era una partecipazione di gente numerosa ed appassionata, 'Musica e...' si appresta al suo evento finale.
E' infatti il 4 gennaio che si conclude, alla Cripta di S. Giustino, alle sette della sera, questa stagione di ben nove eventi realizzata con sacrificio economico e di tempo e che nonostante questo ha potuto offrire qualità ed originalità. Proprio questi due tratti caratterizzano i protagonisti dell'ultimo concerto, ovvero le Zampogne d'Abruzzo, un gruppo di musicisti guidati dal M° Antonello di Matteo: un gruppo di appassionati che ha saputo portare questo strumento popolare ben al di là degli angusti confini nei quali era ristretta: infatti pur essendo novene e saltarelli il nocciolo fondante del repertorio zampognaro di ogni tempo, è possibile estendere la gamma armonica (e quindi il repertorio) di questo strumento praticamente quasi verso ogni genere musicale.
Le Zampogne d'Abruzzo hanno al loro interno un mondo variegato di persone che a vario titolo esprimono la loro passione verso questo strumento ed il suo compagno, la ciaramella: ci sono storici, etnologi, ricercatori, concertisti, compositori e semplici zampognari. Antonello di Matteo, senza risparmiarsi, ha formato esecutori giovani e meno giovani ed ha iniziato a piantare semi che sicuramente già danno frutti consistenti: eccone la dimostrazione in questo video:
La giovane età, che nulla toglie alla disinvoltura di questa esibizione, di questi zampognari è evidente: i semi già danno frutti. Ricordo d'altra parte ancora lo stupore con cui ascoltai un Antonello di Matteo appena sedicenne nel primo incontro sulla zampogna che Fairy Consort organizzò nel 2001, sempre all'interno di 'Musica e...'.
Errico Angelini
Zampogna bassa
Manuel D’Armi
Zampogna
Christian Di Marco
Ciaramella
Irene Di Marco
Zampogna zoppa
Massimiliano Mezzadonna
Ciaramelle
Miriana Varalli
Zampogna
Luigi Varalli
Ciaramella
Il programma spazia dalla tradizione natalizia italiana fino a melodie nobili d'opera o a tradizioni irlandesi, polacche, austriache.
Ci sono tutte le premesse per ricordare a lungo questo concerto: spero davvero di condividerle con molti di voi
Luca Dragani