Cari amici,
due persone care, distanti fra loro per geografia e cultura, ma egualmente importanti per il mio percorso musicale, hanno lasciato questa Terra da poco. Non ho alcuna pretesa biografica verso di loro, voglio solo ricordarli per quel che erano, musicisti con cui ho condiviso piccoli segmenti di esperienza e tanto affetto.
Di Alberto Rossi conosco molto bene anche la storia clinica, avventurosa forse più di quella musicale: è sopravvissuto a mali spietati più volte, riemergendo ogni volta più maturo e più allegro: ma oltre ad essere argomento sensibile e tutelato dalla giusta privacy, credo non sia interessante per nessuno, ormai.
Resta il fatto che ora non è più fra noi, con la sua ironia pungente (e quanto!), i suoi scherzi, le barzellette che quando non poteva raccontartele di persona te le mandava via mail... Non ci sono più le sue curiosità esoteriche, che sapeva di condividere con me: mi regalò una copia di un trattato di Ildegarda di Bingen, di erboristeria, che conservo gelosamente.
Ma ovviamente le esperienze più intense sono state quelle musicali: Alberto era un grandissimo cornettista, suonava uno strumento raro e lo suonava bene, da musicista qual'era. Disponibile ed intuitivo, era una risorsa preziosa negli insiemi strumentali.
Anni fa, nella celebrazione della Giornata della Memoria del 27 gennaio 2008, avevo la necessità di un crescendo in un punto preciso dell'Alleluia di Salomon Rossi. Come farmi capire dai cantanti? Uno sguardo ad Alberto, ed ecco che grazie al cornetto avviene il 'miracolo': non ricordo chi definì il suono del cornetto 'un raggio di sole nell'oscurità'. Ebbene, a questo pensai allora, ed è questo ricordo che associo più volentieri ad Alberto ed al suo modo di suonare, un messaggero di Luce che illumina con il suo suono la visione musicale.
Ciao Alberto, ci mancherai...
Con Elena Grilli Trabucco invece se ne va un pezzo di storia della musica teatina. Posso definirla un'amica? Non lo so, per me era la 'Professoressa Trabucco', una persona importante, e quando fino a poco tempo fa ancora venica ad ascoltare i concerti di 'Musica e...' mi sentivo onorato e meravigliato. Anche qui, altri meglio di me potranno ricordare il suo lungo operare musicale, intenso ed incessante, la sua attività didattica, quella concertistica e quella di consulenza artistica. Per esempio sua figlia Linda, lei sì, amica cara e compagna di viaggio musicale per due bei periodi, con le sue abilità di scrittrice, sicuramente può far meglio del sottoscritto. A lei tutto il mio cordoglio ed il mio affetto...
Io invece posso dire che 'la Prof' ha avuto un ruolo importante per il mio percorso musicale: mi ha incoraggiato agli inizi, quando suonavo 'a orecchio', proponendomi e appoggiandomi spassionatamente. Anche qui, una cosa che ricordo con orgoglio, che considero un onore.
Una donna d'altri tempi? Forse, nell'apparenza, nei modi cortesi, nell'eleganza... ma una donna modernissima, efficiente, intraprendente, colta, indipendente, in un periodo ed in una città 'perbene' come la Chieti che lei ha animato fino a ieri, in cui le donne avevano uno spazio ancora inferiore a quello di oggi.
Carissima Professoressa, grazie ancora per tutto, mi mancherai, come a molti altri che già me lo hanno testimoniato.
Da qualche giorno, l'orchestra del Paradiso ha due nuovi solisti, mentre di qua la musica è più povera.
Luca Dragani
Ho conosciuto Alberto tantissimi anni fa, a Milano. Mi dispiace della sua dipartita, anche come cornettista.
RispondiEliminaGiovanni
Ciao Giovanni,
RispondiEliminaSu Fb su invito ho creato la pagina Amici di Cornettomatto. Se vuoi, aggiungi ti pure, ci sono anche video foto ed altre testimonianze. Grazie per il commento.
Luca
La loro musica, adesso, appartiene ai cori degli angeli...
RispondiEliminaGrazie, Alberto
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