Cari Amici,
il II concerto di 'Musica e...' tenuto da Chorda Soave ha visto radunarsi un pubblico numeroso ed attento alle delicate sonorità di mandolino, clavicembalo e violino espresse da Marco Giacintucci, Walter D'Arcangelo e Cinzia Zuccarini.
Inconsueto il repertorio, tutto napoletano con un cenno di musica abruzzese, e così lo strumentario: innegabile però il suo fascino, ed il desiderio di conoscere di più in merito. In questo, il concerto di domenica scorsa ha prodotto molti effetti positivi, e ci ha convinto della giustezza del nostro operato, in un periodo di ingratitudine istituzionale e di conseguente dubbio sul proseguire o meno su tale ostico sentiero.
Come però ho già detto, il pubblico e la musica c'erano entrambi, ed il loro connubio ha prodotto una bella atmosfera. Non possiamo che rallegrarcene, e sperare che anche per i prossimi concerti avvenga lo stesso.
A partire dal prossimo, che vede in campo l'Apulia Baroque Ensemble, il quale propone il seguente, intrigante programma:
DEL SEICENTO ITALIANO
Marco Uccellini (1603 – 1680)
Aria sopra la Bergamasca
dalle Sonate Arie et Correnti , Venezia 1642
Andrea Falconiero (1585/6 – 1657)
Ciaccona
dal Primo libro di
Canzoni, sinfonie e fantasie, Napoli 1650
Dario Castello (15?? –
16??)
Sonata prima a due soprani
Allegro – Adagio, Allegro – Adagio, Presto –
Adagio, Presto
dalle Sonate concertate in Stil Moderno, Libro primo, Venezia 1629
Andrea Falconiero
Passacalla
dal Primo libro di Canzoni,
sinfonie e fantasie, Napoli 1650
Giovanni Battista
Buonamente (1595 - 1642)
Ballo del Gran Duca
dal Quarto libro de varie sonate,
Venezia 1626
Arcangelo Corelli (1653 – 1713)
Sonata duodecima
“Ciacona”
Largo –
Allegro
dalle Sonate da camera à Tre, doi violini, e Violone, ò Cimbalo,
Opera Seconda, Bologna 1685
Andrea Falconiero
Battalla de Barabaso
dal Primo libro di
Canzoni, sinfonie e fantasie, Napoli 1650
Marco Uccellini
Sonata detta la Prosperina
dalle Correnti e arie opera
quarta, Venezia 1645
Andrea Falconiero (1585/6 – 1657)
Folias echa para mi Senora Dona Tarolilla de
Carallenos
dal Primo libro di Canzoni,
sinfonie e fantasie, Napoli 1650
L'insieme Apulia Baroque Ensemble, composto da Giovanni Rota violino barocco e maestro di concerto, Antonio De Crudis violino barocco, Gianni La Marca viola da gamba e Luigi Lorè cembalo, nasce nella primavera 2005 da Giovanni Rota e Antonio De Crudis, musicisti accomunati da medesimi interessi di creare una formazione stabile che si dedichi all' esecuzione di brani del repertorio barocco italiano, con particolare attenzione ai compositori della Scuola Napoletana. Il repertorio del gruppo abbraccia buona parte della musica sacra e profana del periodo barocco, sia strumentale che vocale, privilegiando l'enorme repertorio delle sonate a tre. La formazione artistica del gruppo, diretto da Giovanni Rota, annovera alcuni tra i più celebri maestri presenti in Italia e in Europa come Enrico Gatti, Sigiswald Kuijken. Alcuni dei componenti hanno suonato in Austria, Belgio, Olanda, Polonia, Montenegro, Tunisia, Francia. Il gruppo ha partecipato a diverse Rassegne concertistiche e Festival di Musica antica in Italia. Produzione importante è stata la Missa Mort et fortune di J.Berchem eseguita per la prima volta in tempi moderni il 1 agosto 2007 a Monopoli (Ba), a chiusura del Festival di Musica antica ApuliantiquA 2007. L' Ensemble Apulia suona su strumenti antichi o copie d’epoca.
Il
programma - ci dice nelle sue note Giovanni Rota, primo violino e Magister dell'Ensemble - è un percorso di Sonate ed ostinati tipici del Seicento
italiano attraverso un'ampia area di coincidenza tra musica
strumentale e musica da ballo, sede di scambi tra musica colta e
musica popolare: una Bergamasca,
danza di corteggiamento originaria della città di Bergamo
probabilmente composta sopra una canzone quattrocentesca di origine
toscana nella versione rielaborata ed arricchita di Uccellini; una
Ciaccona,
ballo di origini ibero-americane con forte connotazione etnica ed
erotica bandita nel 1615 dalle rappresentazioni teatrali per la sua
contagiosa e consolidata inclinazione alla lussuria, nella versione
di Falconiero e Corelli; il Ballo
del Gran Duca, in origine
ballo scenico corale composto da E. de'Cavalieri, poi diventato un
ballo epitalamico posto a conclusione degli intermedi fiorentini del
1589 nella versione di Buonamente. Di
Falconiero l'ostinato Passacaglia
e la Fantasia Battalla de
Barabaso yerno se Satanas si
interpongono alla celebre Follia,
tema processionale di origine
iberica derivato dal termine folias (foglia) nella versione di Andrea
Falconiero.
L'insieme Apulia Baroque Ensemble, composto da Giovanni Rota violino barocco e maestro di concerto, Antonio De Crudis violino barocco, Gianni La Marca viola da gamba e Luigi Lorè cembalo, nasce nella primavera 2005 da Giovanni Rota e Antonio De Crudis, musicisti accomunati da medesimi interessi di creare una formazione stabile che si dedichi all' esecuzione di brani del repertorio barocco italiano, con particolare attenzione ai compositori della Scuola Napoletana. Il repertorio del gruppo abbraccia buona parte della musica sacra e profana del periodo barocco, sia strumentale che vocale, privilegiando l'enorme repertorio delle sonate a tre. La formazione artistica del gruppo, diretto da Giovanni Rota, annovera alcuni tra i più celebri maestri presenti in Italia e in Europa come Enrico Gatti, Sigiswald Kuijken. Alcuni dei componenti hanno suonato in Austria, Belgio, Olanda, Polonia, Montenegro, Tunisia, Francia. Il gruppo ha partecipato a diverse Rassegne concertistiche e Festival di Musica antica in Italia. Produzione importante è stata la Missa Mort et fortune di J.Berchem eseguita per la prima volta in tempi moderni il 1 agosto 2007 a Monopoli (Ba), a chiusura del Festival di Musica antica ApuliantiquA 2007. L' Ensemble Apulia suona su strumenti antichi o copie d’epoca.
Ci sono dunque le premesse, anche stavolta, per una partecipazione attenta e numerosa: vi aspetto, questa volta di sabato, il 14 dicembre all'ora consueta, le sette di sera, per un ora di piacevole musica nella bella Cripta di S. Giustino.
Luca Dragani
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