martedì 6 ottobre 2009

Musica Alchemica

Un bel concerto, dalle emozioni particolari, ripreso a tratti da un amico.
Eccovi Nigra Sum di Jehan l'Heritier e Vidit Jacob scalam di Crecquillon (XVI secolo entrambi).

http://www.youtube.com/user/ChesterEldar#play/all/favorites-all/1/KTmdEumg9Js



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Luca Dragani

3 commenti:

  1. Sarebbe interessante approfondire i rapporti fra musica ed alchimia: al di là del noto quanto incomprensibile trattato di Michael Maier 'Atalanta Fugiens', infatti, immagini musicali ricorrono in molte opere classiche. Non posso inoltre non pensare al 'Sale d'Armonia' o 'Armoniaco'. Mi piacerebbe approfondire, grazie.

    A.A.

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  2. Nigra sum sed formosa, filiae Hierusalem
    Idea dilexit me Rex
    et introduxit in cubiculum suum
    et dixit: surge, amica mea
    et veni, jam hiems transiit
    imber abiit et recessit,
    flores apparuerit in terra nostra,
    tempus putationsi advenit.

    Questo il testo dal Cantico dei Cantici, all'interno del Vespro della Beata Vergine, messo in musica da Claudio Monteverdi: di lui si sa per certo dalle sue lettere che, quando non era impegnato nelle sue attività di compositore e maetsro di cappella, si occupava di Alchimia con buoni risultati pratici. Sì, Monteverdi, il sommo genio inventore della Seconda Prattica, il brillante madrigalista, era un Philosophus per Ignem, un alchimista operativo. Sembra che le sue prime mosse in questo ambito originassero a Mantova (era mantovano il suo corrispondente, il destinatario delle lettere nelle quali egli descriveva, all'inizio più apertamente poi con maggiore prudenza, il suoi progressi sul cammino di Ermete). C'è chi sostiene che il suo Vespro della Beata Vergine sia una grandiosa rappresentazione della Grande Opera Alchemica, e per di più disposta ed illustrata, seppur sotto il 'velo' della musica, nella giusta sequenza.
    Non sono in grado di confermare questo, posso però avvertire che ciò sarebbe in contrasto con la tradizione Ermetica: tutti i grandi Autori (da Artefio a Canseliet) infatti descrivono, ognuno secondo il proprio stile, tutte le fasi dell'Opera, ma nessuno lo fa rispettando la sequenza delle operazioni, per far sì che tali nozioni siano accessibili solo a chi possiede le doti morali (oltre che intellettive) per potervi accedere. Quali sono? Il Maestro Paolo Lucarelli ce le ricorda, come altri grandi prima di lui: pazienza ed umiltà.

    N.

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  3. Anonimo ha detto...

    Magica serata deve essere stata!!
    Vorrei esserci stato. La musica ha sempre accompagnato la mia vita. Suonarla ed ascoltarla avvicina il cuore a delle vibrazioni inspiegabili.

    Per noi Innamorati le emozioni, sono un senso aggiunto che mai va abbandonato, ma va sempre coltivato ed innaffiato. E con cosa se non con dell'ottima musica suonata splendidamente?

    Tonneau Rouge
    13 ottobre 2009 23.09

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