Concerto per il Giorno della Memoria (27 gennaio 2010 ore 17.30, Aula Magna Istituto "F. Galiani" di Chieti): il Fairy Consort è stato invitato dall'Associazione Chieti Nuova 3 febbraio a celebrare il 27 gennaio, la data istituita nel 2000 con un'apposita legge dello Stato, ripresa da quella dell'apertura dei cancelli di Auschwitz, con un concerto.
Già nel 2008 il Fairy Consort presentò un vasto programma, con un organico molto ampio, che includeva anche danzatori... oggi, con mutate condizioni, la latitanza degli Enti che dovrebbero sostenere e promuovere la cultura, resta la solidale collaborazione fra due Associazioni integre per volontà e principi, ed il Fairy Consort onora l'impegno preso (e condiviso moralmente) con un organico molto più ridotto, ma con un programma pienamente tematico e con proposte in gran parte nuove e diverse, ed allestite per l'occasione.
Questo concerto comprende in gran parte musiche di Salomon Rossi, il musicista rinascimentale più prolifico e famoso che vanti origini ebraiche, ma a testimonianza di altri ebrei che si distinsero in quel periodo eseguirà anche due brani di danza di Guglielmo Ebreo da Pesaro, straordinario genio della coreografia antica che influenzò i secoli a venire.
I musicisti impegnati in questo concerto sono quelli del Trio Barocco del Fairy Consort, ovvero Luca Matani (che suonerà il violino e la viola barocchi, ed anche la viella), Luca Dragani (flauti dolci rinascimentali soprano, alto in fa e sol e tenore, viola da gamba e cornamuto torto) e Walter D'Arcangelo (clavicembalo), cui si aggiunge Francesco Palombo, valido collaboratore in due concerti con il fagotto barocco ed in questa occasione con la dulciana, il precirsore del fagotto stesso. Gran parte delle composizioni di Rossi di questo programma sono di uno stile che, grazie all'influenza della vicina Venezia, si avvicina al virtuosismo strumentale tipico del Barocco, dimostrando così una visione musicale rivolta al futuro ed alle 'avanguardie' musicali del suo tempo. Facendo questo, però, non rinuncia al gusto melodico, cosicchè nelle sue composizioni oltre il brio del virtuosismo si avverte anche la bellezza dei temi di origine, spesso presi dalla tradizione frottolistica del XVI secolo.
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